In occasione del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, Fondazione IREA e il Museo Nazionale Atestino realizzano la mostra ArchIREA che, attraverso l’archeologia e la sua interpretazione, racconta 7 meraviglie:
È la meraviglia per la storia. La storia che il Museo conserva e racconta. La storia di un territorio e delle persone che lo hanno abitato e vissuto. La nostra storia. La storia di persone che si specchiano nella storia. La meraviglia della scoperta e della conoscenza inizia da qui. Da un Museo che apre le porte alle persone con disabilità di Fondazione IREA che, con spontaneità ed immediatezza espressiva, quasi con la stessa meraviglia degli antichi, osservano, interpretano e realizzano opere d’arte che contagiano di meraviglia anche chi osserva e fruisce.
L’interpretazione dell’alare a testa d’ariete, viva e colorata, diventa il simbolo di questo progetto. Quello che prende vita è l’ariete che apre tutte le porte. La sua forza abbatte barriere e pregiudizi. Il suo colore apre le porte della comprensione. Stupisce la meraviglia dell’apertura: avvicina, crea confidenza e familiarità. E in questa nuova relazione, ritroviamo persone che incontrano persone.
Dal disegno all’argilla. Dall’argilla alla ceramica. L’interpretazione fantastica dell’oggetto incontra l’affinità materica e con l’antico. La vibrazione della materia riporta allo spirito originale. La tecnica antica del graffito accoglie i colori sobri dei primi pigmenti: ossidi di rame, ferro, manganese e cobalto… Il risultato ha una funzione interpretativa e decorativa. La meraviglia ci conduce ad immaginare un futuro possibile: laboratori con i bambini delle scuole e strade diverse per incontrarsi e conoscersi, stupirci e avvicinarci. Alla storia. Alla persona.
È la meraviglia di ritrovare il passato che ritorna. Occhi nuovi e nuovi sguardi per rispecchiarsi nelle origini e nella storia dei veneti antichi. I reperti interpretati con tecniche passate vivono e risuonano di rinnovata energia. Il nostro sguardo è rapito e catturato. Guarda al passato e ci si specchia. Ritrova essenza e vitalità. Memorie lontane affiorano e prendono vita. Le storie si intrecciano e, in questa nuova vita, continuano …
Pezzi unici. Unici perché diversi. C’è bisogno di promuovere la parola diversità alla bellezza e positività che merita. Persone diverse. Diverse perché uniche. È il momento di meravigliarsi di fronte alla diversità, alla sua bellezza e funzionalità. Sono le diversità a comporre la verità. È la diversità ad esaltare l’unicità.
Incontrare la storia. Incontrare l’arte. Incontrare occhi e sguardi nuovi che cercano e creano l’incontro. La meraviglia della confidenza e dell’inclusione nasce dall’opportunità. L’opportunità di conoscersi, comprendersi e riconoscersi. L’opportunità di costruire relazioni nello stare insieme, vivendo spazi prestigiosi che diventano luoghi d’incontro.
Come il bambino di fronte ad ogni scoperta ci fermiamo di fronte all’arte. Il nostro viaggio si conclude con la meraviglia per l’arte. L’arte prestorica e la sua re-interpretazione attraverso il disegno e l’argilla. È la meraviglia per un’arte che non è solo tecnica ma risuona di una forte componente emozionale. È sensibilità. È anima. È colore e incisione che fluiscono e imprimono, sui materiali, vita.